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Piselletto di Bettona

Bettona deve molto alle sue antiche e possenti mura. La cinta muraria medievale, nella quale sono incorporate antiche mura etrusche, nei secoli è servita a proteggere e a salvaguardare gli edifici in pietra, ma negli ultimi decenni ha preservato anche la coltivazione di un baccello tipico che nei primi anni '70 sembrava essere scomparso, perché sostituito da varietà più grandi e più semplici da raccogliere. Gli orti di paese e la perserveranza di alcune donne del posto sono stati indispensabili per evitare la sua estinzione.

La lavorazione di questa primizia è ovviamente tutta manuale. La pianta si arrampica fino a 2 metri e, come vuole la tradizione delle coltivazioni di stile più antico, a volte si possono utilizzare le tipiche frasche di legno per aiutarne la fase di crescita. La semina occupa la prima settimana del mese di Novembre, mentre la raccolta avviene a Maggio. I fiori sono bianchi, composti da 5 petali, e il baccello si presenta con un colore verde chiaro contenente al suo interno un numero di piselli variabile tra i 5 e i 7. 

Sotto una verde e tenera buccia si nasconde un gusto dolce e al contempo deciso, per un prodotto che trova utilizzo in un'ampia varietà di ricette. Può così insaporire i primi piatti, come le tagliatelle tirate a mano o la pasta in brodo, o essere passato in padella diventando un ottimo accompagnamento per secondi di ogni tipo.

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