Marsciano - Piccola Cantina Rossi

Vini Bio-Naturali dell'Umbria

La nostra piccola azienda, si estende su un’area collinare di circa 5 ettari, di prima “dolce” collina, ai piedi del minuscolo grazioso borgo di Castello delle Forme, nel comune di Marsciano in provincia di Perugia.
Si compone di 4 ettari di vigneti, impiantati in epoche diverse dal 1990 al 2007 e di circa 1 ettaro di oliveto. Coltivati con metodo biologico e certificati da ICEA Perugia, sono stati naturalmente inerbiti dall’ anno 2001, con una scelta coerente con il nostro spirito naturistico di conduzione aziendale.
La perfetta esposizione dei nostri vigneti “sole tutto il giorno” garantisce una perfetta e sana maturazione delle uve, in un ambiente naturale, donando quindi poi ai vini, uno spiccato carattere di “naturalità”, ormai raro da trovarsi.

Nella nostra cantina, le uve raccolte e selezionate a mano, vengono immediatamente lavorate, praticando tecniche tradizionalissime, garantendo la massima genuinità possibile del prodotto, infatti aggiungiamo solfiti ai minimi livelli (50-60 mg/lt).
Le uve rosse macerano nelle bucce per 8-10 giorni, poi vengono torchiate a mano, la naturale successiva fermentazione avviene senza aggiunta di lieviti e senza filtraggi ne pastorizzazioni. Le uve bianche, invece, vengono diraspate e immediatamente torchiate anch’esse a mano. Dopo la fermentazione si procede alla chiarifica, per proseguire poi con decantazioni naturali, evitando così filtraggi e pastorizzazioni che ucciderebbero le parti vive del vino (lieviti naturali, enzimi, etc).
Un accurato uso dei travasi e l’uso di botti di rovere o castagno, fa si poi, che il vino maturi al meglio, esaltando le sue naturali qualità organolettiche (sviluppate ulteriormente con l’affinamento in bottiglia). Ne deriva poi, come logica conseguenza, l’ancor più impegnativa scelta di collocare tutto il buon vino prodotto, quasi esclusivamente in vendita diretta al consumatore, con la partecipazione a tutti i maggiori mercati regionali dei produttori, biologici e non, e ovunque ci sia la possibilità di far provare al consumatore il gusto della “biodiversità”!