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Alla scoperta dell’Umbria inedita: la Strada dei vini del Cantico

Itinerario ancora poco noto, è un piccolo mondo nel quale storia, natura, arte ed enogastronomia si fondono armonicamente per accompagnare il visitatore tra le bellezze locali

Il paesaggio, dolcissimo, come lo si ritrova nelle opere del Perugino e del primo Raffaello, è l’immagine che il visitatore spesso associa all’Umbria. Autentica terra di mezzo, racchiude tradizioni, identità e caratteri che fanno di questa regione uno scrigno di patrimoni, unici per valenza culturale e storica.
Piccolo e concentrato, questo lembo d’Italia a tratti pare un proseguimento di Toscana e, in altri, un’anticipazione del Lazio: profili delicati di groppe sfuggenti all’orizzonte, viti, ulivi e quelle case mezzadrili sparse nella campagna. È proprio questa armonica combinazione tra arte, storia ed enogastronomia ad aver costituito e a rappresentare – ancora oggi – una delle principali attrazioni della regione. Una regione fatta di itinerari più noti, altri meno battuti e taluni, infine, non così frequentemente contemplati dalle guide turistiche. E non già perché di minore interesse ma per un’autentica bellezza ancor incontaminata.
Nel cuore dell’Umbria, infatti, la Strada dei Vini del Cantico si snoda attraverso testimonianze artistiche, naturalistiche ed enogastronomiche che sorprendono per la loro “purezza”: si intraprende, infatti, un percorso che ha il gusto dell’inedito e della scoperta, un percorso che sembra aprire le porte agli antichi mestieri, al misticismo, alla spiritualità e al culto del cibo.
Perugia, Todi, Assisi, Spello, Bettona, Cannara, Torgiano, Massa Martana, Collazzone, Marsciano, Monte Castello di Vibio e Fratta Todina, sono i comuni nei quali atmosfere, colori, sensazioni si sposano a sapori, odori e suggestioni. E’ qui, dunque, che si trovano la DOCG Torgiano Rosso Riserva, e le 5 DOC (Assisi, Torgiano, Colli Martani, Colli Perugini e Todi); è qui che, all’ombra di taluni tra i borghi più belli del nostro Paese, trovano dimora uliveti e hanno tratto ispirazione illustri letterati e artisti. Impossibile resistere al fascino dell’Umbria delle botteghe e dei laboratori, incastonati in quei piccoli centri abitati che paiono quasi sospesi tra chiese e castelli, tra antiche dimore e in una sconfinata distesa verde.
Il viaggio lungo la Strada è, pertanto, una full immersion in un microcosmo in cui nessun elemento manca all’appello: eredità di origini remote, artigianato, cantine, frantoi e tutela dell’ambiente. Figlia di una collaborazione d’avanguardia tra la Strada dei Vini del Cantico e Umbria Green Card, l’idea di utilizzare macchine elettriche per accompagnare i visitatori tra le bellezze locali, rivela non solo la sensibilità verso il “verde”, ma anche una futuristica ridefinizione dello stile di vita e del modello turistico. A costituire l’essenza del progetto non è solamente l’impiego di veicoli a basso impatto ambientale, ma l’intento di creare un network tra strutture di ogni genere che adottino accorgimenti o moderne tecniche di lavorazione, con contenimento dei livelli di inquinamento.
E così, l’avventura in quest’angolo della provincia perugina ancora poco noto, diventa quasi un lasciarsi cullare dal dolce saliscendi delle colline umbre, inseguendo gli odori di una natura ancora incontaminata…E inizia così il tour alla volta di cantine, agriturismi e borghi che hanno fatto della logica “green” una filosofia produttiva e non un mero uniformarsi alle tendenze contemporanee.
Data: 7 Luglio 2015
Fonte: ilpattosociale.it
Manuela Mancino
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