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Fuochi di San Giorgio
Torgiano, 23 Aprile

Il 23 aprile di ogni anno a Torgiano si festeggia San Giorgio, un’antica tradizione che vede nei fuochi propiziatori un augurio di buon auspicio per la vendemmia futura
È una tradizione che trova le sue radici nella ritualità magico-religiosa di origine pagana, celebrata da tempi immemorabili, ma ancora molto sentita a Torgiano, animata negli ultimi anni dalla Compagnia dei Vignaioli e Tavernieri di Torgiano. 
La notte del 23 Aprile, in campagna si accendono dunque grandi fuochi con i sarmenti delle viti, cioè i residui della potatura, falò che illuminano le colline fino a tarda notte. L'evento è occasione per un brindisi conviviale, e oggi come allora si festeggia con piatti di cucina tipica e buon vino locale.

Il Piccolpasso annota questi fuochi già nel XVI secolo definendoli “antica usanza”. L'uso di accendere i fuochi per propiziarsi le divinità si perde infatti nella notte dei tempi. La vite che brucia risana la vite che germoglia in primavera, il pericolo delle infezioni per le viti viene combattuto così come il drago, sconfitto secondo la leggenda da San Giorgio, il santo guerriero difensore del bene contro il male. 

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